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Abitare in Italia è un progetto nato dalla pluriennale collaborazione tra il Dipartimento di Studi Storici e l'Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale (ATC) che ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo di un dibattito pubblico sull'edilizia sociale a partire dalla storia delle politiche pubbliche della casa in Italia. Nel nostro Paese, infatti, dalla fine del secondo conflitto mondiale agli anni Ottanta del Novecento, le politiche pubbliche dell'abitare hanno privilegiato i ceti medi mentre quelli popolari hanno trovato abitazioni di fortuna, si sono rivolti al mercato privato o si sono accaparrati le quote residuali delle case popolari. Nel corso di quei decenni sono stati diversi gli attori che hanno descritto in vere e proprie inchieste la condizione abitativa urbana, per denunciare il degrado e l'insufficienza degli alloggi, verificare l'applicazione della legislazione di settore o presentare i piani di intervento dello Stato, dei Comuni e degli enti preposti alla costruzione e gestione del patrimonio edilizio. Intellettuali e professionisti hanno realizzato inoltre inchieste letterarie, cinematografiche e giornalistiche per raccontare le contraddizioni della società italiana in quella fase di profonda trasformazione del Paese. Grazie a questi diversi sguardi sulla casa è stato possibile ricostruire un quadro preciso del problema abitativo, di stimare il bisogno di casa nelle principali aree urbane del Paese, di misurare il rapporto tra domanda e offerta e di verificare l'incidenza delle politiche pubbliche sulla qualità dell'abitare in Italia.